…e questa mattina ascolto le parole del Papa che mi riportano a ieri sera, all’apertura della Sagra Cittadina della mia città dove, alla proposta di una serata di ascolto e di solidarietà verso una popolazione ed una terra OGGI in guerra (la striscia di Gaza) la risposta di molti assenti è stata ‘a me che importa’. Le voglio condividere con voi…perché, a me importa!
“Sopra l’ingresso di questo cimitero (il sacrario di Redipuglia), aleggia il motto beffardo della guerra: ‘A me che importa?’ La cupidigia, l’intolleranza, l’ambizione al potere sono motivi che spingono avanti la decisione bellica, e questi motivi sono spesso giustificati da un’ideologia; ma prima c’è la passione, c’è l’impulso distorto. L’ideologia è una giustificazione, e quando non c’è un’ideologia, c’è la risposta di Caino: A me che importa?, ‘Sono forse io il custode di mio fratello?’.
Nella messa il Pontefice ha puntato il dito contro “questi pianificatori del terrore, questi organizzatori dello scontro, come pure gli imprenditori delle armi, gli ‘affaristi della guerra’, che hanno scritto anche loro nel cuore: A me che importa?. Forse guadagnano tanto, ma il loro cuore corrotto ha perso la capacità di piangere. E’ proprio dei saggi riconoscere gli errori, provarne dolore, pentirsi, chiedere perdono e piangere. L’ombra di Caino ci ricopre oggi qui, in questo cimitero. Si vede qui. Si vede nella storia che va dal 1914 fino ai nostri giorni. E si vede anche nei nostri giorni”
…un pochino, francamente, l’ho vissuto anche io ieri sera ‘nel nostro piccolo’. Il nostro grazie, comunque, va all’Amministrazione Comunale che ci ha dato l’opportunità di ascoltare e condividere e a tutti coloro che hanno partecipato ‘importandogliene’. Grazie!
questa era la Terra dei Bambini – Vento di Terra ONG