Il 22 febbraio del 2020 prima che il corona virus esplodesse a livello mondiale abbiamo organizzato con successo la ” Pizzochherata” nel salone dell’Oratorio di San Francesco a Muggiò grazie all’aiuto ed il sostegno delle ‘Lupette’ (la mitica squadra di calcio femminile che riporta la nostra manina sulle magliette).
Ecco uno dei ‘piccoli meravigliosi frutti’ di quella cena….
Turu Bagaja ha beneficiato del nostro sostegno all’interno del “Progetto-Sololo”.
Turi ha frequentato la scuola primaria di Sololo Makutano che ha completato nel dicembre 2017. Non ha ottenuto buoni risultati e quindi non ha frequentato la scuola secondaria. Su nostro consiglio, Turu ha deciso di iscriversi al Politecnico per seguire un corso di sartoria. Il progetto OVC “Progetto-Sololo” ha pagato le tasse per completare il corso in cui ha acquisito conoscenze e abilità per realizzare abiti e riparare vestiti strappati.
Dopo aver completato il suo corso nell’agosto 2020 e essersi diplomata con il grado 3, che è il punteggio più basso, il progetto OVC Sololo le ha fornito una macchina da cucire nel settembre 2020.
Turu si è sposata e ha avuto un figlio nell’ottobre 2020 e non ha lavorato fino a dicembre 2020. Da allora si occupa di sartoria confezionando abiti per le signore, ma sa anche realizzare abiti e camicie per bambini e bambine.
Fa funzionare la sua macchina da cucire in uno spazio all’aperto sotto ad una veranda
Turu addebita circa 50 scellini (meno di 50 centesimi di euro) per il cucito di riparazione-
adattamento (diiraai) dei vestiti che indossano le donne alte e larghe (fuori dagli standard medi) e
addebita anche 100 scellini (circa 1 euro) per il confezionamento del vestito intero.
Turu guadagna circa 300 ksh (circa 3 euro) al giorno; ha 5-7 clienti al giorno. Dal reddito è riuscita
a risparmiare 50 scellini (50 centesimi di euro) al giorno; ora ha un risparmio cumulativo di scellini
15.000/=. (circa 150 euro)
Turu, con il reddito che ottiene dalla macchina da cucire, è stata in grado di acquistare fili, aghi e
fare piccole manutenzioni.
Ha inoltre aggiunto l’attività di venditrice di cibo; cucina patatine fritte vicino al suo posto di
lavoro e vende un piatto di patatine a 50 scellini (circa 50 centesimi di euro).
Con il reddito Turu ha potuto mettere in tavola il cibo per la sua giovane famiglia e contribuire
anche alla famiglia di sua madre, oltre alle spese del matrimonio.
Contribuisce anche all’educazione dei suoi fratelli nella scuola primaria iscrivendoli all’accademia di Qolcha.
A suo dire ci sono altre 6 postazioni con macchine da cucire a Sololo Makutano; ma è lei la più
gentile e ammirata tra loro.
Turu ha in programma di espandere la sua attività acquistando materiali per confezionare capi
di abbigliamento provenienti da sue idee da far indossare dalle donne e vendendoli,
realizzando così un doppio affare.
Appena possibile vorrebbe spostare l’attività dall’attuale spazio all’aperto in un negozio dove poter
esporre in vendita il suo abbigliamento femminile.
Chiede se il “Progetto-Sololo” può darle ancora una mano di supporto di 20.000 scellini (poco
meno di 200 euro), Turu potrebbe migliorare la sua attività entro il mese di dicembre 2021.
La sua attuale postazione di lavoro è stato visitato dal signor Gufu e Abdi cioè il presidente di CIPAD ed il responsabile dell’attività territoriale di CIPAD).
Queste sono le patatine e il banco vendita di Turu accanto al suo piccolo laboratorio a ‘cielo aperto’.
Brava Turu!! sei una speranze nei nostri aiuti!! Grazie a tutti quelli che quel 22 febbraio 2020 hanno partecipato alla nostra ‘semplice’ pizzoccherata 😉
Per saperne di più www.sololo.eu
…e se vuoi aiutarci ad aiutare siamo qui!!