Riceviamo oggi queste parole da Sololo, Kenya…
“Erano quasi le 17,30 quando è arrivato a casa mia. Un’ora insolita per un anziano che si reca a fare una visita non programmata.
Il suo sguardo preoccupato, di chi ha qualcosa da chiedere ma teme il farlo, contrastava con la camicia che appariva indubbiamente indossata da poco.
Mi ha fatto piacere incontrarlo, dopo tanti anni che non ci si vedeva.
Dopo i saluti di rito, è stato lui ad andare subito al sodo dell’argomento che gli premeva.
– vedi, mi dice, quando un borana ha bisogno di aiuto cerca e va a sedersi sotto l’ombra di una acacia ombrellifera. Così ora io sono seduto qui sotto la tua ombra.
– Ok, ma non so proprio se riuscirò ad aiutarti.
– Non ha importanza ciò che potrai fare; tu sei un amico, ora, devi solo ascoltare. Quando saprai, deciderai ciò che potrai.
– Ok ti ascolto, con la testa e con il cuore.
– Questa sera tornando a casa la mia donna mi ha chiesto se le avevo portato qualcosa da darle da cucinare per i due piccolini e per noi. Io non ho più nulla; con questa siccità neppure le capre danno più il latte. Ho indossato la camicia nuova e sono venuto a trovarti per sedere sotto alla tua ombra.
Senza pronunciare parole, mi sono alzato e sono poi tornato con alcuni pacchetti di mais, riso, … tutto ciò che, dopo quell’incontro, non avrei mai più potuto mangiare. Ho aggiunto pochi scellini, quanti bastassero a fargli scegliere a lui al mercatino il cibo preferito.
Neppure lui ha più parlato. Gli occhi brillavano di felicità. Ci siamo salutati così.
L’incontro ha avuto la durata di pochi minuti con una intensità affettiva eterna, per ciò che ci siamo scambiati.”
La situazione sta diventando davvero grave in questi giorni a Sololo 🙁
La poca acqua piovana rimasta nel bacino di Sololo non potrà durare più di una decina di giorni da oggi.
I bacini dei villaggi fino a 20 Km di raggio da qui sono già tutti esauriti. Questa gente, con il bestiame rimasto, si va a sommare alla popolazione residente in città. Popolazione raddoppiata negli ultimi due anni grazie alla pista asfaltata e con lei al “progresso” in arrivo; mentre il bacino dell’acqua e le altre fonti sono rimaste sempre le stesse. C’è una unica autocisterna che deve fare servizio anche per l’area di Moyale. Circa 200 km di raggio.
Rispetto alla siccità del 2011, cosa è cambiato?
Apparentemente nulla.
C’è una sede della croce rossa con il diritto di provvedere accentrando ogni aiuto e con mezzi che non le potranno mai bastare, per quanti tanti gliene si vorrà dare … Il dato vero è che noi non abbiamo le disponibilità economiche per fare fronte a questi bisogni; come abbiamo dimostrato di saper fare nel 2011. Per ora non ci sono aiuti e probabilmente arriveranno tardi ed insufficienti.
Quello che ci aspetta lo conosciamo e non è certo edificante pensare di restare a guardare questo spettacolo da spettatore passivo.
…queste le parole di Pino Bollini presente da inizio febbraio a Sololo…aiutaci ad aiutarli….a volte basta anche solo un pacchetto di mais, un po’ di riso e pochi scellini a fare la differenza.