Tutto quello che potrai fare ci aiuterà a salvarli. Siccità a Sololo – Kenya

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Sempre più drammatica la situazione dovuta alla siccità nell’area di Sololo, a ragione della carenza di acqua e della crisi alimentare nel mercato.

Tutti i bacini di raccolta dell’acqua piovana della contea di Sololo sono completamente asciutti.

Le aree maggiormente colpite sono quelle di: Waye Goda, Ramole, Anona, Walda e Dadachelelle.

L’insieme dei pozzi non riesce a supportare il numero elevato di persone ed animali.

Nei pozzi si è abbassato il livello dell’acqua e si è ridotta la loro alimentazione.

I pozzi, che sono alimentati da pannelli solari, hanno una bassa resa durante il tempo nuvoloso che è il più comune in questo periodo.

La scarsa manutenzione comporta frequenti guasti.

La scarsità di prodotti alimentari comporta la crescita dei prezzi basati sulla domanda e sull’offerta.

Il soccorso in cibo del governo non è disponibile con regolarità.

Se puoi aiutarci questi sono i nostri costi. Tutto quello che potrai fare ci aiuterà a salvarli. 

1 tanica da 20lt     euro 2,50

1 tanica da 100lt       euro 9,50

trasporto in autobotte 1 euro x ogni 100lt

1 kg di granoturco    euro 0,50

1 kg di fagioli             euro 1,20

Banca Prossima IBAN: IT48 T030 6909 6061 0000 0008 896
intestati ad:

“Associazione MONDECO ONLUS” – causale EMERGENZA ACQUA 2019
Via Villoresi 15 – 20053 Muggiò (MI)

siccità sololo 2019  siccità sololo 2019

dal portale del 28-08-2019 redazione malindykenya.net

Nord del Kenya in ginocchio per la siccità
E’ EMERGENZA NEL TURKANA, SAMBURU E MARSABIT

La siccità sta flagellando il nord del Kenya in netto anticipo rispetto alla stagione arida e aumentano i problemi per le aree del Turkana e del Samburu.
La pericolosa situazione di assenza di acqua si ripercuote da tempo sull’agricoltura e di conseguenza sul cibo di sostentamento, sia per l’uomo che per gli animali all’interno delle contee di Marsabit, Turkana, Isiolo e Samburu.
Solitamente una situazione come questa si verifica ogni cinque o sei anni, ma ultimamente sta diventando una situazione abituale e prolungata.
Quella che anche il Governo ha dichiarato un’emergenza nazionale non può essere risolta solo con la solidarietà e iniziative estemporanee. I trasporti di acqua tramite autobotti non riescono a soddisfare il fabbisogno locale e soprattutto non riescono a raggiungere tutta la popolazione.
La zona più colpita dalla siccità è quella di Sololo, dove opera la ONG Cipad coordinata dal medico-missionario Pino Bollini: vi sono solo due piccole dighe attive, Ramata e Yashare, ma l’acqua non è molta e non può durare ancora molto.
Soprattutto da tre settimane l’acqua è molto sporca e verdastra, e aumentano in maniera esponenziale il rischio di dissenteria, colera ed altre malattie collegate all’acqua infetta.
Alcune ONG e il programma World Vision dal campo profughi al confine con l’Etiopia stanno portando l’acqua delle sue cisterne anche ai villaggi più vicini, mentre la Contea di Marsabit e il Governo hanno iniziato ad erogare acqua potabile a quasi tutti i grossi villaggi, alternativamente.
Alle famiglie, anche numerose, non possono essere garantiti più di sessanta litri d’acqua al giorno.
Le popolazioni seminomadi di pastori si spostano ogni giorno di parecchi chilometri dai loro insediamenti alla ricerca di pozzi ed altre fonti di abbeveraggio per loro e per le mandrie.

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